La meccanica ha dominato la tecnologia sino alla fine del XIX secolo, poi è venuta alla ribalta l'elettrotecnica, presto seguita dall'elettronica. Ma le macchine da calcolo, a partire dalla famosa addizionatrice inventata da Blaise Pascal, sono rimaste essenzialmente meccaniche sino alla metà del XX secolo con il solo recente contributo di una motorizzazione elettrica.
La rassegna presentata negli spazi espositivi del Politecnico mette in luce la raffinatezza delle calcolatrici meccaniche a partire da alcuni semplici contatori meccanici e dalla mitica Comptometer sino alle più recenti Divisumma Olivetti.
Oggi, di fronte alla incommensurabile potenza dell'elettronica è difficile immaginare che a metà Ottocento Charles Babbage potesse concepire il suo Analytical Engine, il prototipo dei moderni calcolatori, in una versione completamente meccanica, mosso da una macchina a vapore.
Brunswiga, Comptometer, Divisumma, Facit, Monroe, Multisumma, Numeria, Rheinmetall, Riv, Schubert, Summina, sono nomi che testimoniano ancora oggi prodigi della meccanica.
Nelle vetrine dei corridoi dell'Ateneo, una mostra sulle calcolatrici meccaniche a partire da alcuni semplici contatori meccanici risalenti alla fine del XIX secolo, o alla mitica Comptometer, sino alle più recenti Tetractys e Divisumma Olivetti.
La presentazione ufficiale della mostra si terrà giovedì 22 maggio alle ore 16.00 nella Sala Consultazione della Biblioteca Centrale di Ingegneria. Alle 17.00, seguirà l'evento "Viaggio al centro di una calcolatrice meccanica" condotto dal prof. Vittorio Marchis insieme al prof. Andrea Bacciotti.
Per informazioni
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